
Un altro appuntamento con la prova del tempo: Echo Dot.
Questa volta più che il prodotto, proveremo a verificare nel tempo l’utilizzo di uno degli assistenti vocali per quanto riguarda la domotica più importanti in questo periodo storico.
La prova del tempo: Echo Dot (2019)
Possiedo l’Amazon Echo Dot da ormai più di un anno, anche se non sono stato uno dei primi ad averlo. Più che altro ero abbastanza scettico su dispositivi di questa categoria, poi dopo molte ricerche ed approfondimenti anche sulla sicurezza, mi resi conto che erano preoccupazioni totalmente infondate.
Lo acquistai più che altro per curiosità e soprattutto per l’interazione domotica con alcuni interessanti aggeggi cosiddetti ‘Smart’. Come per esempio tutti gli interruttori ‘intelligenti’ Sonoff.
Probabilmente lo acquistai più che altro anche per scommessa, ma man mano che avanzavano i mesi, sempre più prodotti sono stati resi compatibili con Amazon Alexa e Amazon Echo Dot. Mi accorsi quindi di usarla davvero sempre di più.
Infatti Sonoff Basic, Sonoff Mini, Sonoff Micro e Sonoff Touch, fra gli altri sono totalmente compatibili con i servizi di assistenza vocale di Amazon Alexa.
Ultimo aggiornamento la compatibilità anche con il mio nuovo televisore LG 43UM7400, Smart TV 4K da 43 Pollici. Non soltanto accendi o spegni la TV, ma addirittura “metti il canale 1 sul televisore”. Non essenziale ma, a volte, molto comodo. Leggete qui la mia recensione completa.
Un’altra cosa che faccio più frequentemente con Amazon Echo Dot è ascoltare la musica. Mi è molto più comodo richiamarla con Alexa. Con gli altri dispositivi probabilmente non l’avrei nemmeno accesa in determinati momenti.
Do per scontato anche l’importanza di date, note e appuntamenti al volo.
Devo concludere che ora utilizzo l’Echo Dot molto più spesso di prima. La prova del tempo è indubbiamente superata.
Potete leggere la recensione completa di Amazon Echo Dot proprio qui. Date un’occhiata anche all’offerta su Amazon.